1938... tutte le valli in fiamme.

Fu quello che pensarono i valligiani quando una mattina del 1938 il cielo si dipinse di rosso creando panico nella popolazione. Tutti pensarono ad un incendio ma non si riusciva a capire cosa e dove bruciasse. I più coraggiosi salirono sulle cime dei monti più alti delle valli per localizzare il fenomeno e, ritornati  a valle, raccontarono che bruciava tutto attorno, dalla Carnia alla Jugoslavia, dai monti al mare. La gente terrorizzata si radunava a gruppi e cominciava a pregare; c' era chi prediceva la fine del mondo. Niente di tutto questo, solo un fenomeno naturale già ben conosciuto a quei tempi, di cui fu data la comunicazione nei  giorni seguenti. Questo fenomeno si chiamava "Aurora boreale" e si manifestò in  tutta l' Europa.  Allora i mezzi di comunicazione, radio e stampa, non erano diffusi come oggi ed il fenomeno non è prevedibile come può essere un eclisse o la comparsa di una cometa, per cui si generò un panico comprensibile. Solo dopo qualche giorno si seppe dell'evento dalla stampa.  La radio nelle valli a quei tempi era un privilegio di pochi.

 

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