Freddo

Nella storia troviamo citati come particolarmente freddi gli inverni del 1315, del 1490 del 1571. Sembra che in quegli inverni gelarono tutti i fiumi del Friuli. Immaginiamo la nostre valli! Altri anni polari furono quelli del 1607, 1709 e 1858. L'anno 1891 ebbe un inverno oltre che particolarmente freddo, anche molto lungo. Nei paesi di montagna, l'acqua è rimasta gelata dalla fine di ottobre alla fine di aprile. Altro anno che ci fece rabbrividire fu il 1929. Nelle valli le temperature si mantennero per mesi costantemente sotto lo zero, per arrivare anche a - 15°. Ghiacciarono molte piante ed addirittura il vino nelle botti.

Il 17 maggio 2013 un abbondante nevicata ha imbiancato i monti di queste valli, in barba al surriscaldamento del pianeta. Ecco i risultati!

Siccità

Nella zona del Matajur, noto come il "catino" delle valli, nel 1895 non piovve dal 14 di agosto al 20 di ottobre. Nelle chiese si pregò a lungo per la pioggia!

Neve

Abbiamo menzionato degli anni che sono riportati nella storia come particolarmente freddi; ciò non significa che siano stati accompagnati da grosse precipitazioni nevose. Ecco il calendario delle più grandi nevicate  della storia: anno 1305, 1588 e 1830.  Nel 1952 è nevicato in abbondanza: oltre un metro di neve a fondovalle, anche tre metri sulle cime delle valli.

Pioggia

L' inverno 2000-2001 lo ricorderemo piovoso come non mai, causa inquinamento, effetto serra ecc. Consoliamoci!  Nel 589 cadde tanta acqua che si ebbe un simile precedente solo ai tempi di Noè. Si dice che allora il Matajur franò, deviando completamente un affluente del Natisone che divenne fiume a sé stante col nome di Isonzo. Nell'anno 1327 una piena del Natisone distrusse la strada che da Caporetto portava a Cividale del Friuli. Il 26 agosto 1468 è Brischis a fare i conti con l' acqua: il Natisone in piena travolgerà completamente il paese! Anche il giorno otto ottobre 1597 passò tanta acqua lungo queste valli. Il fiume Natisone in piena distrusse molti mulini che si trovavano sulle sue sponde; allagò case e trascinò con sé molti animali. Gli uomini, per salvarsi, dovettero rifugiarsi sui tetti delle case e sugli alberi. Nel 1816 la pioggia fu tanta nel corso dell'anno che impedì la maturazione delle poche cose seminate nei campi. Il risultato di quell' anno fu una grande carestia alla quale dovette far fronte il governo che allestì, dove fu possibile, grandi cucine pubbliche. La storia recente è molto più documentata e riporta alluvioni negli anni 1823, 1840, 1844, 1851, 1882, 1934. Nel 1958 le acque del Natisone distrussero il ponte di Pulfero e allagarono alcuni paesi lungo le sponde.  

Galaverna

Nel febbraio del 2014 c'è stato un fenomeno atmosferico particolare e abbastanza raro: la galaverna. Questo fenomeno accade quando si abbassa improvvisamente la temperatura durante una pioggia. Tutta l'acqua  presente sui rami delle piante si trasforma in ghiaccio, il che significa un enorme aumento di peso sui rami dell'albero. Questo peso può  fare si che i rami si spacchino o addirittura che l'albero si inclini fin a cadere.  

Ecco i danni prodotti da questo fenomeno sulle pendici a nord del monte Mia. 

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