I castagni, con i loro frutti, sono stati per anni una delle principali fonti di  reddito nell' economia agricola delle valli. Le castagne raccolte venivano usate come fonte di alimentazione per l' uomo e per gli animali. Con esse si faceva  anche la farina. Una parte del raccolto veniva venduta o scambiata con altra merce al mercato a Cividale del Friuli. Se raccoglierle procurava qualche puntura alle dita, farle cadere a terra poteva essere ancora più pericoloso. Un tempo, quando non si buttava via niente, venivano raccolte tutte le castagne: quelle che cadevano a terra e quelle che preferivano rimanere attaccate ai rami. Vista la difficoltà a scuotere l' albero (vedi foto), non restava che salire su di esso e con dei lunghi legni  (late)  percuotere  (klatiti)  i rami per fare cadere a terra i ricci. Questa era un operazione pericolosa in quanto il castagno non ha molti rami a cui aggrapparsi ed a volte si verificavano incidenti con conseguenze anche mortali. Ancora oggi che questo lavoro é in disuso é rimasta la tradizione di dire la messa  " za klatiče". (così si chiamavano coloro che facevano questo lavoro) 

Questo maestoso castagno si trova in Comune di Pulfero nei pressi della frazione di Pegliano.

Allarme castagni!! I castagni delle valli sono ultracentenari, ed essi producono i vari tipi di castagne " objak" (più grosso) e "purčinjac" (più piccolo) in quanto a suo tempo furono innestati. Ora nessuno nelle valli innesta i giovani castagni, così in futuro raccoglieremo solo frutta selvatica.


Storia di tempi passati. (non molto lontani)

Durante la settimana, appena tornato da scuola, mi recavo con un vecchio  zaino militare in un posto chiamato "Dolina"  a raccogliere le castagne. D' estate avevamo falciato l' erba appositamente  per poterle  raccogliere meglio. Un ora in salita all' andata, un ora in discesa, ma con lo zaino pieno, al ritorno: la fatica era uguale.   Un sabato, ho messo tutte le castagne raccolte in un grande sacco,  ho fissato il sacco sul manubrio della bicicletta e mi sono recato al mercato a Cividale. Ho venduto le castagne (seguendo tutte le raccomandazioni della mamma per non farmi imbrogliare sul prezzo e sul peso) e con quei soldi ho comprato un piccolo maiale. Ho messo il maiale nello stesso sacco dove prima c' erano le castagne, ho chiuso bene il sacco con lo spago e sono tornato pedalando a casa. Forse allora avevo quattordici anni, ma ricordo ancora  quella giornata a " trattare con i grandi" e la soddisfazione nel consegnare l' acquisto al ritorno a casa.


Questo bell' esemplare di castagno si trova in comune di San Leonardo nei pressi del trivio Iainich-Tribil-Castelmonte. L' imbocco alla strada  per raggiungerlo si trova circa 100 mt.  sulla destra prima dell' edificio (ex albergo) sul trivio proveniendo da Iainich. Una volta immessi sulla pista interpoderale, si scende  lungo di essa per circa 400 mt. avendo cura di prendere sempre la destra delle varie diramazioni della pista stessa. Alla fine ci si trova di fronte a questa scena:

   


Un altro castagno gigante si trova in comune di Grimacco, lungo la strada che da Canalaz conduce a passo Prievalo. Questo castagno è facilmente raggiungibile in quanto si trova a qualche decina di metri dalla strada.

Castagno a Canalaz

 

 

 

A volte anche gli alberi si ammalano o vengono colpiti dai fulmini. 

Per quanto riguarda la malattia che aveva colpito parecchi castani anni fa, ora sembra  sia in recesso.

Nel frattempo è giunta una nuova. A provocarla è un insetto proveniente dalla Cina: la Cinipide.

Qui sotto vediamo un castagno in sofferenza colpito dalla Cinipide.

I ricci dell'albero ammalato sono di dimensioni ridotte. 

Questo è un riccio di pianta sana. Le sue dimensioni sono di molto superiori di quelle del riccio di pianta ammalata.

 

Questo stupendo bosco di castagni, tutti di dimensioni ragguardevoli, si trova sopra il paese di Brizza Superiore.

Sono in tutto una ventina di maestose piante ultrasecolari.  

 

 

 

Il castagno parlante  (novella)

 

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