L'Erbezzo - Arbeč

Le Valli del Natisone sono percorse, oltre che dal fiume Natisone, da altri torrenti.

Il fiume principale, il Natisone, che solca solo una valle, quella situata più ad ovest (direttrice San Pietro al Natisone -  Stupizza) estenderà il suo nome a tutto il rimanente territorio.

Spostandoci verso est incontreremo l'Alberone (direttrice Azzida - Savogna), il Cosizza (direttrice Azzida - Scrutto - Clodig) e l'Erbezzo (direttrice Scrutto - Stregna).

Il corso del fiume Erbezzo è breve, ma in alcuni tratti molto interessante. Quello che vi propongo con queste immagini , è un tratto particolarmente ricco di cascate, pur non percorrendo un significativo dislivello. Questo è dovuto alla conformazione rocciosa del terreno sul quale scorre il fiume. Incontreremo pure una piccola forra. Meno interessante, rispetto ad altri torrenti delle valli,  è invece l'aspetto floristico.

Proseguendo da Zamir verso Stregna  troveremo sulla sinistra l'indicazione della direzione per la località di  Podgora. Imbocchiamo la strada indicata senza però raggiungere questo paese. Restiamo a fondo valle iniziamo il nostro cammino lungo il torrente fino al Duški Malin (mulino di Dughe).

Incontreremo cascate come quella che vediamo il cui getto ha formato delle pozze profonde.

Notiamo che il torrente scorre su un letto roccioso, per cui il suo corso si adegua ad esso.

Ecco un altra cascata.

E' sorprendente, per un piccolo torrente, la quantità di acqua contenuta un queste pozze. 

L'acqua, scendendo vorticosamente, crea dei movimenti affascinanti.

Piccoli scorci per gustare la bellezza del luogo.

Siamo in presenza di una piccola forra. Il torrente ha scavato il proprio percorso tra le rocce.

Pure l'aspetto geologico è interessante.

 

                  

La nostra escursione termina qui, al mulino di Dughe - Duški Malin, o a quello che ne resta . . .

Immaginiamo di sfruttare l'energia di queste acque. Nel 1919 questo veniva fatto come testimonia la data scolpita su questa pietra. Allora, questo splendido luogo era pieno di vita!

 

Poi, è arrivato il nuovo e ha ucciso il vecchio...

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