Questa chiesetta è situata in una sperduta località di campagna chiamata Kurlat, ai piedi del Santuario della Madonna di Castelemonte. Per raggiungerla è necessario seguire per un tratto la strada che conduce a Picon, ma appena questa inizia a salire la si abbandona, dirigendosi dapprima per qualche centinaio di metri verso destra, in un avvallamento che conduce alla confluenza del torrente Kurlat nel Cosizza, poi, a sinistra, e si risale il torrentello che è costeggiato da una strada di campagna. In questo nostro cammino verso le sorgenti del torrente Kurlat avremo sempre in alto, di fronte a noi, il Santuario di Castelemonte. Giunti nella località chiamata Kurlat, si guada il torrente omonimo e si è vicinissimi alla chiesa. Questa chiesa era un antico sacello romanico del secolo XIII, rinnovato nell'anno 1498 in stile gotico. Fu una delle prime chiese che il canonico Missio visitò in queste valli; risale infatti al 1599 una relazione del canonico nella quale viene descritto lo stato di conservazione della chiesa ed i suoi beni. A titolo di curiosità si riporta come in una sentenza di condanna pronunciata dal tribunale della Repubblica Veneta in Cividale del Friuli nell'anno 1594 contro una persona accusata di avere procurato disturbo il giorno 11 settembre 1594 durante la funzione religiosa di dedicazione di quella chiesa, di San Primo, detto San Passo. Questi due nomi, per quella chiesa, restano un mistero. Altre notizie ci vengono lasciate in seguito ad un'altra visita fatta nel 1692, dove viene annottato che la chiesa è in ordine e l'altare è ben tenuto; pure nel 1735 il visitatore riporterà le medesime considerazioni. Dopo questa data la chiesa andrà incontro ad una serie di problemi dovuti alla sua ubicazione e principalmente: la distanza dalle frazioni e la sua esposizione alle intemperie. Gli abitanti di Merso di Sotto, principali fruitori di questa chiesa, nell'anno 1889 decideranno di risolvere questi problemi mediante la costruzione di un nuovo edificio nel loro paese. Le autorità ecclesiastiche assecondarono immediatamente questa decisione, ma già nel 1893 la chiesa di San Silvestro sarà nuovamente e completamente ristrutturata. In quella ristrutturazione verrà modificata la porta, in stile gotico, ed assumerà la forma che possiede attualmente. All'interno la chiesa conserverà l'altare in seicentesco in legno, anche se in pessime condizioni. Alcune parti dell'altare verranno poi rubate.
Sul retro della chiesa, all'esterno, troviamo scolpita questa iscrizione gotica: "1498 XII APRILIS / MAGISTER AMB(ROSIUS)".
A chi apparteneva la chiesa? Ritorna a Chiese
Narra una leggenda che in passato ci fu una disputa tra gli abitanti di Merso di Sotto e quelli di Azzida , in quanto entrambi rivendicavano il possesso della chiesa. Venne mandata una delegazione a Venezia per risolvere il caso. Venezia diede ragione al rappresentante degli abitanti di Merso di Sotto al quale venne consegnato un attestato scritto. Questo attestato non giunse mai al paese in quanto il rappresentante di Merso di Sotto fu assassinato sulla via del ritorno.
La chiave della Chiesa di San Silvestro (Novella tratta da: "Il castagno parlante" )